Abbiamo già parlato di iperlordosi lombare, dei suoi sintomi e di che cosa comporta questo atteggiamento posturale.
Sappiamo bene che ci sono molte persone spaventate dalla problematica e che temono ripercussioni importanti sul resto dell’organismo, dolori, tensioni.
Nessun allarmismo: l’iperlordosi, come la maggior parte delle patologie della colonna vertebrale, possono essere corrette e migliorate, basta conoscere gli esercizi giusti. Vediamone alcuni, semplicissimi, che puoi eseguire in casa senza particolare sforzo e che, se fatti con costanza, possono aiutare la tua colonna a ritrovare il benessere.
L’esercizio del gatto-mucca
Anche il bacino può essere un importante alleato per migliorare l’iperlordosi: spesso, chi è soggetto a questo tipo di atteggiamento posturale, presenta anche una problematica di controllo del bacino, con difficoltà a muoverlo in retroversione.
Un esercizio semplice ma al tempo stesso utile è il famoso “gatto-mucca”, che consiste nel mettersi a terra a quattro zampe, accentuando prima la gobba (più che si riesce) per poi inarcare la schiena nel senso opposto, aiutando così il bacino ad andare in retroversione.
Stabilizzazione del tronco, powerhouse
Un altro aspetto su cui lavorare per l’iperlordosi è rendere più stabile il tronco. Per farlo ci si può sdraiare a terra, sollevare le gambe all’altezza delle anche con sguardo verso l’alto e il resto del corpo rilassato. Ora puoi concentrarti sulla respirazione, creando allo stesso tempo una tensione del busto (in pilates, uno dei migliori sport per migliorare la postura, si chiama powerhouse).
Quando espiri, contrai i muscoli del tronco immaginando di risucchiare l’ombelico verso la colonna vertebrale, tendendo i muscoli del pavimento pelvico. Quando inspiri rilassi tutta la muscolatura.
Sulla sedia
Un’altra sequenza di movimenti per l’iperlordosi da fare seduti è questa:
- prendi una sedia, siediti e metti i piedi ben appoggiati a terra;
- muovi il busto in avanti;
- contemporaneamente fai ciondolare le braccia finché non toccano terra;
- tieni la posizione per una decina di secondi e poi ritorna alla posizione iniziale;
- ripeti l’esercizio.
In piedi
Ecco un ultimo esercizio interessante, questa volta da eseguire in piedi:
- allarga le gambe in modo tale che i piedi siano distanti fra loro 10-15 centimetri;
- mantieni le ginocchia leggermente flesse;
- piega il busti in avanti e porta le mani a toccare terra, cercando di avere i talloni non sollevati;
- tieni la posizione per alcuni secondi, poi stendi le gambe e solleva i talloni;
- mantieni nuovamente questa posizione;
- ripeti l’esercizio.
Iperlordosi: quali esercizi è meglio non fare
Tenendo presente quello che diciamo sempre, cioè che per risultati ottimali è fondamentale farsi seguire da uno specialista che conosce la problematica e la tua situazione posturale, ci sentiamo di sconsigliare gli esercizi che prevedono:
- lunghe sessioni in piedi (si rischia di inarcare troppo la schiena);
- squat;
- affondi con le gambe.
Ora al lavoro per ridurre la tua iperlordosi e ricorda: il benessere della schiena è dato da allenamento e costanza. Noi di eKeep facciamo il tifo per te!